19th

Dicembre

Salvatore Fiume

Salvatore Fiume nacque in Sicilia nel 1915. Nel 1936 arrivò a Milano e, più che nella città lombarda, sbarcò nella storia dell’arte contemporanea di casa nostra. Dieci anni fa la morte, e così, in questo anniversario diverse sono le mostre che rendono omaggio al suo genio creativo, tra le altre quella di Arezzo, alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea, e quella di Milano, alla Galleria Artesanterasmo.

DONNE CON LE CALZE ROSSE – Artesanterasmo esporrà fino al 26 gennaio una quarantina di quadri e qualche scultura di Salvatore Fiume. Numerosissimi i ritratti femminili, per cui il maestro è noto: dalle donne con le calze rosse, fra cui un esemplare ritratto su uno specchio, alle donne incontrate nei tanti viaggi, come nel caso della Modella Giapponese o della Donna con toro allo specchio. Sono ancora le figure femminili i soggetti dei disegni a pennarello eseguiti su carta da parati: lì per lì sembra un gioco sperimentale, più semplicemente si tratta di materiali di fortuna, utilizzati da un artista dal portafogli inesorabilmente vuoto. Ma che si tratti di donne dipinte o disegnate, è difficile non restare ammaliati da un fascino così sapientemente catturato dall’artista negli sguardi sbarazzini o languidi, nella pelle di porcellana e nelle zazzere birichine.

VOLUMI DA ABITARE – Ma Fiume non fu solo pittore, anzi si dedicò alla scultura e all’architettura. Da una riflessione sulle forme, sugli spazi, sui volumi, nacque il ciclo Isole di Statue, esposte nella galleria milanese in minor quantità rispetto ai ritratti femminili. Il sogno di città o isole sulle cui superfici sorgessero edifici-statue, dove uomini e donne potessero realmente vivere, fu accarezzato a lungo dal maestro milanese d’adozione. Se nella realtà quei progetti non si realizzarono, quegli immensi voli della fantasia trovarono spazi espressivi nella serie di opere su masonite che restituisce comunque la grandezza dell’arte di Salvatore Fiume.

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